A chi rivolgersi per pubblicare un libro?
Hai scritto un libro, l’hai riletto, l’hai ripulito da errori e refusi. Adesso vorresti vederlo pubblicato, farlo arrivare nelle mani dei lettori. La pubblicazione è il coronamento del percorso creativo di uno scrittore: per questo, è bene approcciarsi a quest’impresa con consapevolezza.
La gran parte delle volte, a rendere frustrante il processo di ricerca di case editrici, o di altri modi per pubblicare un libro, è il non sapere come muoversi (soprattutto se si è esordienti). Conoscere alcune regole e buone norme è invece essenziale per non impazzire nell’attività di proposta del proprio lavoro, rischiando di fare molta fatica per poi non arrivare all’obiettivo.
Mettere la parola “fine” alla tua storia è solo l’inizio del viaggio. Ma la buona notizia è che oggi, rispetto a una ventina di anni fa, le possibilità di arrivare alla pubblicazione sono maggiori.
Qui ti propongo 4 modi per pubblicare un libro.
Ogni opzione ha vantaggi e svantaggi, richiede consapevolezza e conoscenza delle dinamiche. La scelta della strategia da adottare dipende da diversi fattori, non solo dal tipo di libro che hai scritto, ma anche dagli obiettivi che hai come autore.
Ma passiamo subito a scoprire come si fa a pubblicare un libro e quali sono le opzioni a disposizione.
Indice dei contenuti
Pubblicare con una casa editrice
Pubblicare un libro con una casa editrice
Il “metodo classico”. E’ un’opzione con molti vantaggi, a cominciare dal fatto che una casa editrice si occupa di tutto il processo editoriale, dalla pubblicazione alla promozione.Se non sei pratico del mondo dell’editoria, le prime CE che ti verranno in mente saranno i grandi gruppi editoriali, come Mondadori, Feltrinelli, Einaudi. Ti dico subito che, in questi casi, per un esordiente è estremamente difficile essere pubblicati da realtà così grandi. Esistono però anche le piccole/medie case editrici indipendenti, che si rivolgono a nicchie specifiche di lettori e proprio per questo possono offrire maggiori possibilità (e spesso, in realtà, anche più soddisfazioni…).
In ogni caso, pubblicare con una casa editrice richiede pazienza e perseveranza. A cominciare dalla domanda più ovvia: come si fa a trovarne una interessata?
La ricerca di case editrici
In Italia ci sono più di 5.000 case editrici (dato AIE del 2025). Tra così tanta scelta, è fondamentale individuare quelle che hanno affinità con l’opera che hai scritto. Cosa vuol dire? Che nel loro catalogo sono presenti titoli con temi, stili, “mood” o livello di sperimentazione che si avvicinano alla tua storia. Se il tuo libro appartiene a un genere letterario (ad esempio è un giallo, un’opera di fantascienza, ecc.), sarà utile fare scouting di realtà che pubblicano opere di quel particolare genere.
Per quanto la tentazione possa essere quella di inviare a qualunque indirizzo e form disponibile nelle sezioni “Pubblica con noi” dei siti, inviare a delle case editrici senza sapere bene cosa pubblicano è, nella gran parte dei casi, fatica sprecata. Se vuoi aumentare le tue possibilità di pubblicare, è essenziale fare una ricerca approfondita di quali realtà editoriali sono più adatte a ricevere la tua proposta.
Studiare i cataloghi di decine di case editrici è un lavoro lungo? Accidenti, se lo è. È un’operazione che consiglio di fare, ma se non hai il tempo di fare analisi approfondite, ecco alcune attività che puoi fare per farti un’idea in tempi più brevi:
- Scarica su Amazon gli estratti dei libri presenti nei cataloghi. Se non tutti, almeno di 2-3 titoli a catalogo, tra quelli che ti sembrano più interessanti. È gratuito e ti permette di farti un’idea sugli stili, i linguaggi, i temi selezionati da una particolare realtà editoriale.
- Segui le case editrici sui social e osserva come comunicano, che tipo di seguito hanno, a cosa danno importanza, quali sono i loro valori.
- Cerca online articoli e recensioni sui libri pubblicati dalle CE che stai monitorando.
- Vai alle fiere del libro, osserva l’offerta di ogni editore, scambiaci due chiacchiere.
Una volta selezionati gli editori che a tuo giudizio fanno per te, puoi iniziare a proporre loro il tuo romanzo.
Come fare? Ecco alcuni suggerimenti:
Preparare il materiale
È buona norma tenere pronti, per il tuo romanzo:
- Una breve lettera di presentazione (di cosa parla il libro, quali sono i temi e tutte le informazioni a capire di cosa si tratta)
- Una sinossi (riassunto di 1-2 pagine della trama, che esponga tutto in maniera concisa, finale compreso)
- La tua biografia, breve e professionale
- Alcune pagine di esempio, nella loro forma migliore. Il che significa prive di refusi (si sa che alcuni possono scappare, ma è bene che ce ne siano meno possibile), ma anche impaginate con cura, con un font leggibile, le pagine numerate, una formattazione che aiuti la lettura.
È probabile che, in base alla realtà a cui ti rivolgi, ti vengano richiesti materiali diversi. Un editore, ad esempio, potrebbe chiederti l’invio dell’intero manoscritto, o altre informazioni. Di solito trovi queste istruzioni all’interno dei siti delle case editrici.
Invio della proposta
Attieniti scrupolosamente alle modalità di invio indicate dall’editore (email, form online, posta tradizionale).
Attesa della risposta
La fase successiva all’invio è una delle più difficili: l’attesa della risposta. Purtroppo, ci si può fare poco. Ogni giorno le case editrici ricevono molti manoscritti, e i tempi possono variare da poche settimane a diversi mesi. La gran parte delle volte, una proposta scartata non riceve una risposta (i tempi oltre il quale è inutile attendere sono, solitamente, indicati sui siti).
La pubblicazione con una casa editrice richiede, insomma, non poco lavoro. Ma se selezioni bene le realtà a cui inviare il tuo manoscritto, e lo proponi con la dovuta attenzione (rispettando le linee guida per l’invio e presentando materiali curati), aumenti considerevolmente le tue possibilità di riuscita.
Pubblicare in self publishing
Il self-publishing rappresenta una rivoluzione abbastanza recente nel mondo editoriale. Con l’autopubblicazione, gli autori possono pubblicare in completa autonomia e senza vincoli contrattuali con una casa editrice.
Per autopubblicarsi ci si può rivolgere a diversi servizi, ad esempio quelli offerti da Amazon KDP o Youcanprint. Il processo è generalmente molto semplice e permette di ridurre di parecchio i tempi di pubblicazione (sei tu che decidi quando farlo).
A differenza della pubblicazione con una casa editrice, con il self-publishing sei tu a doverti occupare di pubblicizzare il tuo libro e fare in modo che arrivi ai lettori.
Ecco come procedere per autopubblicare un romanzo:
- Prepara il manoscritto: cura la revisione, l’editing e il proofreading. Se hai modo, consulta un professionista freelance.
- Formattazione: adatta il testo ai formati richiesti dalle piattaforme.
- Copertina: puoi crearla personalmente con programmi di grafica o con l’AI, oppure commissionarla a un designer professionista (meglio).
- Scelta della piattaforma: le più popolari sono Amazon KDP (Kindle Direct Publishing), Kobo Writing Life, Apple Books, Google Play Books, StreetLib o Youcanprint.
- Caricamento del libro: segui la procedura guidata della piattaforma, fornendo le informazioni richieste (di solito titolo, descrizione, parole chiave, categoria, prezzo).
- Codice ISBN: alcune piattaforme lo forniscono gratuitamente, altrimenti può essere acquistato dall’Agenzia ISBN nazionale.
- Pubblicazione e distribuzione: una volta approvato, il libro sarà disponibile negli store online. I tempi sono generalmente brevi.
- Marketing e promozione: come anticipato sopra, la promozione (con i social, attraverso le presentazioni o tramite campagne di advertising online) spetta interamente sull’autore.
Il self-publishing ha indubbiamente dei vantaggi, che includono un maggiore controllo su tempi e modalità di pubblicazione, royalties più elevate e possibilità di aggiornare il libro in qualsiasi momento (se ti accorgi di un refuso, puoi sistemarlo al volo e caricare una nuova versione).
Le sfide principali riguardano invece la visibilità, la distribuzione limitata nelle librerie fisiche e la necessità di gestire autonomamente tutti gli aspetti della produzione e promozione. Ma è certamente una strada da valutare, anche in base a quelli che sono i tuoi obiettivi come autore.
I concorsi letterari
Un altro percorso verso la pubblicazione sono i concorsi letterari, in particolare quelli che offrono come premio la pubblicazione del manoscritto vincitore. Questa opportunità è valida sia per scrittori esordienti che per autori già pubblicati, e presenta diversi vantaggi, tra cui la visibilità, un feedback sul proprio lavoro e (nei casi migliori) premi in denaro.
Si tratta però di un ambito in cui è necessario muoversi con accortezza.
I concorsi sono numerosi e di varia natura, sia gratuiti che a pagamento. La scelta di partecipare all’una o all’altra tipologia spetta agli autori, che valuteranno in base al proprio manoscritto e agli obiettivi che hanno. Personalmente, sono dell’idea che nessun autore dovrebbe mai pagare per pubblicare o partecipare a un concorso: chi organizza contest letterari dovrebbe sostentarsi attraverso degli sponsor, non con le quote dei partecipanti. Ma, appunto, è il mio parere.
Cose da sapere prima di partecipare a un concorso letterario
Come prima cosa, è fondamentale leggere con attenzione il bando. Comprendere chi organizza il contest, chi compone la giuria e cosa viene offerto come premio. Su quest’ultimo punto, occorre particolare vigilanza perché non tutti i premi sono veri premi (non per te, almeno). Se il concorso prevede, ad esempio, la pubblicazione del romanzo, è cruciale verificare chi e come lo pubblicherà, e se lo farà a titolo gratuito o meno. A volte la partecipazione gratuita può nascondere insidie, come l’eventuale pubblicazione… sì, ma con un editore a pagamento.
È buona prassi informarsi sui vincitori delle edizioni precedenti e valutare la qualità delle pubblicazioni, che siano romanzi o antologie di racconti. Insomma, se scegli la strada dei concorsi, è fondamentale che prestare la massima attenzione ai termini che sottoscrivi.
Ti consiglio di adottare criteri simili a quelli utilizzati nella selezione di una casa editrice (vedi sopra), individuando non solo concorsi autorevoli e onesti, ma anche quelli più adatti al genere narrativo che hai scritto (ad esempio, se il tuo è un romanzo di fantascienza, c’è il Premio Urania di Mondadori; allo stesso modo, se hai scritto un giallo, c’è il premio Tedeschi, e così via per gli altri generi).
I concorsi che pubblicano i romanzi vincitori rappresentano una valida porta d’accesso al mondo editoriale. Anche i riconoscimenti prestigiosi possono contribuire positivamente (pensa se arrivassi secondo al Premio Campiello…). Ma, in ogni caso, è sempre bene conoscere approfonditamente i concorsi ai quali si intende partecipare.
Gli agenti letterari
Una quarta strada è cercare un agente letterario, cioè un professionista che funge da intermediario tra l’autore e le case editrici.
Gli agenti letterari possono rappresentare una buona scelta perché conoscono il mercato editoriale e le realtà affini al tuo libro, ma riuscire a ottenere la rappresentanza di un agente non è immediato. Tra le mansioni di un agente letterario rientrano:
- La selezione dei manoscritti: un agente valuta le opere e seleziona le case editrici più adatte agli autori che segue.
- Presentazione agli editori: un agente ha, solitamente, una lista di contatti a cui proporre le opere in base all’affinità tra queste e le realtà editoriali in questione.
- Negoziazione dei contratti: gli agenti ottengono condizioni migliori riguardo a diritti, anticipi e royalties.
- Consulenza professionale: gli agenti possono offrire indicazioni per migliorare il testo e renderlo più commerciale.
- Iter di pubblicazione: l’agente segue e cura tutto il processo di pubblicazione.
Oltre a rappresentare gli autori, le agenzie letterarie possono offrire anche altri servizi a pagamento (schede di lettura, editing, revisioni, consulenza; a volte anche la promozione e la pubblicità), acquistabili a prescindere dal fatto che si abbia o meno la rappresentanza.
Trattandosi di persone che lavorano nel mercato editoriale, una consulenza da parte di un’agenzia può essere un buon investimento da fare. A patto che al suo interno ci siano professionisti seri e preparati.
Ma come si fa a trovare un agente letterario?
Di seguito, ti do qualche consiglio per muoverti nell’ambito delle agenzie editoriali.
- Effettua ricerche. Cerca sul web qualche lista di agenzie, setaccia la rete, consulta i siti. Verifica il portfolio, informati sugli autori rappresentati. Nel panorama attuale si trova di tutto, dai “colossi” (a cui, se sei un esordiente, è inutile rivolgersi) alle piccole realtà. Non mancano, purtroppo, anche le agenzie poco serie che, nel migliore dei casi, ti fanno solo perdere tempo. Perciò, l’unico modo che hai per iniziare a conoscere l’ambito e trovare il partner giusto è cercare a fondo.
- Creati un database. Mentre fai ricerche, appuntati nomi, indirizzi mail, referenti, indirizzi web. Sì, ti tocca. Dopo che avrai raccolto una quantità sufficiente di dati, avrai le idee un po’ più chiare e potrai iniziare intanto a escludere le agenzie che non ti sembra che facciano per te. Fidati, non è tempo perso: questo lavoro, oltre alla selezione di realtà affidabili, ti aiuterà a conoscere meglio il panorama, rendendoti più consapevole e sicuro.
- Forse è scontato, ma… devi avere un romanzo completo. Nessun agente letterario prende in considerazione un autore sulla base di idee, di progetti o di romanzi scritti a metà.
- Invia il materiale secondo le modalità e le linee guida riportate sui siti. Se sono indicate finestre di tempo per gli invii, rispettale.
- Cura ciò invii. Quando mandi il tuo romanzo a un agente, assicurati che sia ben impaginato, con meno refusi possibile, le pagine numerate, l’indice. Prepara una sinossi (di una pagina-una pagina e mezzo) in cui racconti di cosa parla il tuo romanzo, dall’inizio alla fine. Aggiungi una tua biografia essenziale, in cui includere informazioni come l’anno di nascita, la città di residenza, la formazione, il lavoro: sembrerà un po’ freddo, ma a un agente non interessa sapere molto più di così (ad esempio che amate il mare o guardare le serie TV nel tempo libero).
Gli agenti non dovrebbero chiedere soldi agli autori per leggere i loro romanzi. Il guadagno di un agente dovrebbe essere sui proventi delle vendite dei libri (solitamente, il 10-20%). Purtroppo, l’editoria è un settore che non naviga nell’oro, e talvolta le agenzie non hanno le risorse per investire molto tempo non retribuito nella lettura di romanzi. Così, chiedono soldi agli autori anche per la lettura. Personalmente consiglio di orientarsi sulle realtà che non addebitano i costi della lettura, ma la regola d’oro, in questo caso, è sempre chiedere chiarezza e correttezza.
Comunque tu intenda procedere per pubblicare il tuo romanzo, è bene ricordare sempre che la scelta dipende dai tuoi obiettivi: se cerchi un partner che ti aiuti con la cura del libro e ti dia un minimo di visibilità, le case editrici sono la strada da perseguire; se desideri controllo completo e rapidità, il self-publishing può essere la soluzione ideale; se vuoi partire con una validazione di qualità, i concorsi letterari (quelli seri) sono una buona opzione; se vuoi affidarti a mani esperte, persegui la ricerca di un (bravo) agente letterario.
Nota bene che in questo articolo, tra le opzioni possibili per arrivare al libro stampato, non ho inserito l’editoria a pagamento, cioè quando un editore si offre di pubblicare il tuo libro a fronte di un pagamento (che può essere un contributo, oppure l’acquisto di un tot di copie, o di servizi editoriali, o altre più subdole richieste di soldi). C’è un motivo per cui non l’ho considerata in quest’elenco, ed è molto semplice: secondo me, nessun autore dovrebbe pagare un editore perché gli pubblichi un libro. Quindi, scarta pure quest’opzione!
Hai dubbi, domande o perplessità su come si fa a pubblicare un libro?
Parliamone. Puoi scrivermi qui.

